Turismo lento: una guida per il viaggiatore responsabile

Turismo lento: una guida per il viaggiatore responsabile

Categoria: In viaggio

Viaggiare senza stress e sostenibile non è più un segreto con lo slow tourism

L’autunno e l’inverno sono perfetti per piccole uscite fuori porta, se stai aspettando il prossimo ponte per fare la valigia e partire, alla scoperta di qualche angolo di Italia da scoprire, in questo articolo parleremo di turismo lento, l’asso nella manica per un weekend improvvisato in cui non possono mancare cultura, arte, storia e anche ecologia, scopriamo insieme di che si tratta.

Turismo lento: cos’è

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Il turismo lento, in inglese “slow tourism” è un trend turistico ispirato ad una filosofia di viaggio che si fonda su due concetti: Il primo è vivere in maniera lenta, rilassata e consapevole il viaggio, l’altro è ridurne l’impatto ambientale che può avere, ponendosi così in diretta antitesi con il turismo di massa e i suoi aspetti negativi.

A questo scopo generalmente un viaggio di questo tipo punta a ridurre la mobilità per guadagnare tempo da dedicare all’esplorazione della storia e della cultura locali, sostenendo nel contempo l’ambiente.

Quando è nato il turismo lento

Possiamo essere orgogliosi del turismo lento perché il concetto è nato in Italia, dal movimento fondato da Carlo Petrini, Slow Food, e come esito della fondazione a fine anni novanta di Cittaslow, l’organizzazione che si prefigge di migliorare la qualità della vita nelle città, rallentare il ritmo generale, in particolare nell’uso degli spazi cittadini e nel flusso della vita e del traffico. 

Come Slow food, Cittaslow è un’organizzazione associativa, che dalla fondazione ha cominciato a certificare e quindi promuovere destinazioni alternative che fossero ispirate a precisi criteri. Tutto questo ha contribuito a far ripensare il concetto di turismo e modificare le ragioni di scelta di una destinazione, che includessero anche slow life e sostenibilità.

Turismo sostenibile

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Se credi nel turismo sostenibile, devi sapere che ci sono elementi in comune con lo slow tourism. Il turismo sostenibile infatti è una categoria che include anche la filosofia dello slow tourism. Con ecoturismo o turismo sostenibile si intende generalmente una forma di turismo incentrato sull’impegno ambientalista e sociale che sostenga anche la popolazione e le imprese locali, l’arricchimento del territorio e che limiti i danni causati dall’industria del turismo.

Il turismo lento si ispira a criteri di consapevolezza, responsabilità verso aree naturali e locali, lentezza, relax e benessere. Potremmo dire che la sostenibilità e il rispetto del territorio sono quasi una conseguenza della filosofia alla base. Chi si ispira al turismo lento ha una prospettiva gentile verso il territorio che visita, non un’ottica di depauperamento e sfruttamento, ma di rispetto e arricchimento. Turismo lento significa scegliere quindi dei mezzi più ecologici, alloggi come B&B di piccola gestione, ma anche avere cura dei propri consumi sul posto; non inquinare; scegliere packaging sostenibili, anche quando si tratta di spostarsi e mangiare fuori casa. 

Nel nostro articolo sul Pranzo al sacco trovi tante idee e spunti utili per ricette complete e spuntini, che siano onnivore, vegetariane e per bambini, ma se cerchi uno snack sano, già pronto per il consumo e dal packaging green, sai che puoi sempre contare sulle polpe e frullati di frutta Frullà

 

Nell’articolo Menu da viaggio, abbiamo realizzato una guida per il tuo pranzo on the go, anche per famiglia. Se ti interessa, puoi approfondire anche alternative alla pellicola trasparente, dove trovi consigli per pack più eco dei tuoi pasti da viaggio, come la pellicola ecologica. 

I vantaggi del turismo lento

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Ma perché si dovrebbe escludere un viaggio in aereo per andare dall’altra parte del mondo, magari nel posto che abbiamo sempre desiderato visitare almeno una volta, per supportare il territorio e l’economia locale? La risposta è che non devi rinunciare al sogno di visitare Machu Picchu in Perù, le cascate più alte del mondo in Venezuela o La Grande Muraglia in Cina, se è quello che vuoi. 

Il turismo lento è un pretesto per godere al meglio di quanto già di bello ci circonda, scoprire borghi, luoghi storici, siti naturali, sorprendendoci di tutto quello che l’Italia ha da offrire, limitando i viaggi intercontinentali o extranazionali a qualche occasione all’anno per beneficiare dei tanti vantaggi, ambientali e individuali, dello slow tourism:

 

  • ridurre la distanza di viaggio;
  • massimizzare il tempo a disposizione per il viaggio;
  • rilassare la mente;
  • mangiare nei ristoranti locali;
  • fare la spesa nei mercati locali o direttamente dai produttori;
  • apprendere nuove abilità;
  • ridurre la meccanizzazione e la tecnologia;
  • sperimentare l’autenticità;
  • ridurre al minimo l’impronta di carbonio.

Come fare turismo lento

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Ci sono vari modi per sperimentare il turismo lento, ecco qualche esempio per trovare il tipo di viaggio slow che fa al tuo caso:

  • zaino in spalla, per i più audaci: sono viaggi in cui proprio per i mezzi scelti, ovvero la camminata, mezzi pubblici e alloggi di fortuna, richiedono lunghi soggiorni e una buona dose di adattamento! Si sposa bene al concetto di turismo lento perché apre a scenari di avventura, scoperta di sé ed esperienze significative. Ci sono tantissimi sentieri da poter fare a piedi in Italia o percorsi di cicloturismo;
  • cicloturismo è un altro modo per provare lo slow tourism. Serviranno in questo caso un minimo di allenamento, conoscenza e dimestichezza con la bicicletta per tracciare in maniera green piste ciclabili e percorsi cicloturistici o partecipare a raduni ciclistici;
  • turismo enogastronomico. Sicuramente a mancarci non è la cultura enogastronomica e la lista di borghi da visitare per conoscere tutta la cultura culinaria italiana potrebbe essere infinita, ma non è mai tardi per iniziare!
  • Birdwatching e riserve naturali, anche queste da raggiungere con mezzi sostenibili, per riallacciare un legame con la natura e con la fauna in aree protette e oasi naturali in grado di preservare l’ecosistema. Sono esperienze perfette per piccole gite fuori porta di slow tourism in famiglia.

Turismo lento in Italia

borghi italiani slow tourism

L’Italia è un posto magnifico per il turismo lento, così ricco di storia e biodiversità che ogni angolo è unico per tradizioni, storia, dialetto, cultura popolare ed enogastronomica. Se stai pensando di uscire dalla zona di comfort, rinunciando a qualche piccola comodità per vivere una vera e propria avventura – non deve essere necessariamente estrema! – ecco qualche idea per provare l’esperienza dello slow tourism in Italia.

Un’opzione è quella di programmare, non è mai troppo presto per cominciare, un viaggio zaino in spalla per uno dei tantissimi cammini in Italia. Puoi trovare una selezione di 40 sentieri da fare in Italia nell’articolo Migliori cammini d’Italia

In alternativa per una gita fuori porta per neofiti dello slow tourism puoi visitare uno dei tantissimi borghi dello stivale. Puoi trovare una suddivisione per regioni nel blog de I Borghi più belli d’Italia, associazione nata allo scopo di valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani, per promuoverne il turismo, ma anche garantirne la tutela e il recupero, per conservarne la tipicità.

Ora hai tutti gli elementi per partire all’esplorazione, il turismo lento ti aspetta. 

Ma se non ti senti ancora pronto o pronta, comincia da qui: hai mai valutato di viaggiare in autunno o in inverno piuttosto che in estate? Anche scegliere un periodo meno affollato, caotico e tipicamente turistico, è un piccolo passo verso il turismo lento!

Tags: cittaslow slowfood turismo lento


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